Mantieni la cucina in perfetto stato. Ecco come pulire la cappa della cucina e garantire un ambiente sano e pulito per tutta la famiglia.
Sapere come pulire la cappa della cucina è importante non solo per il mantenimento della cappa stessa, ma per garantire un ambiente salubre ed igienico e per prolungare la vita di tutta la cucina. Una cappa aspirante efficiente, infatti, non solo permette di eliminare fumi e odori, ma anche il vapore acqueo che si sviluppa durante la cottura dei cibi e che se non correttamente aspirato finirebbe per depositarsi ed infiltrarsi nelle superfici dei pensili, provocando crepe e rigonfiamenti.
Una regolare pulizia della cappa, quindi, è fondamentale per prolungare la durata e l’efficienza di tutta la cucina. In questo articolo forniremo alcuni semplici ma preziosi consigli per mantenere puliti i diversi componenti della cappa, sia quelli esterni che quelli interni, utilizzando le diverse soluzioni disponibili, dai prodotti esistenti in commercio ai metodi naturali fai da te.
Una regolare pulizia della cappa della cucina è indispensabile per mantenere un ambiente salutare in cucina.
Una cappa sporca è prima di tutto una cappa poco efficiente, motivo per cui i fumi si diffonderanno per tutta la cucina rendendo l’aria irrespirabile, soprattutto nel caso di cotture su piastra o griglia. Anche gli odori si spargeranno in tutto l’ambiente, impregnando tessili come strofinacci, tende, e tovaglie.
Si formeranno inoltre depositi di grasso ed unto, che oltre a danneggiare le superfici andranno a creare zone di proliferazione batterica.
Infine, i vapori non correttamente aspirati causeranno infiltrazioni di umidità nelle ante dei pensili causando crepe e rigonfiamenti – soprattutto nel caso di mobili in legno, laminato o melaminico – e formazione di muffe su pareti e soffitto.
La prima regola da tenere presente parlando di pulizia della cappa della cucina è: utilizzare sempre la cappa della cucina.
La cappa andrebbe accesa qualche minuto prima di iniziare la cottura dei cibi, regolando l’intensità di aspirazione a seconda delle diverse esigenze: se per la semplice cottura della pasta in acqua bollente sarà sufficiente regolarla al minimo, preparando pietanze con alte percentuali di grassi, elevati punti di fumo o particolarmente odorose, si utilizzerà una capacità di aspirazione più elevata. Una volta terminata la cottura dei cibi, la cappa andrà lasciata accesa ancora per qualche tempo, fino alla completa dissolvenza di fumi e odori nella cucina.
In questo modo, la cappa potrà operare sempre alla massima efficienza, limitando il deposito di sporco e grasso sulle sue superfici.
Sarà quindi sufficiente una veloce pulizia esterna per mantenerla in ordine sia dal punto di vista igienico che da quello funzionale.
Per pulire la cappa della cucina è consigliabile munirsi di guanti in gomma o lattice, panno in microfibra o carta da cucina, spugna morbida e detergenti neutri. In alcuni casi, come vedremo, è possibile anche utilizzare soluzioni naturali e fai da te.
La pulizia della cappa della cucina si suddividerà sostanzialmente in tre fasi:
Vediamo ora in dettaglio come affrontare ogni singolo passaggio.
Le parti esterne della cappa andrebbero pulite con la stessa regolarità con cui si pulisce il resto della cucina, quindi con frequenza almeno settimanale.
Le modalità possono variare a seconda del materiale con cui è realizzata la superficie esterna della cappa. Nella maggior parte dei casi si tratta di acciaio inox, ma vedremo come affrontare la pulizia anche delle superfici in vetro temperato ed altri materiali come legno, laminato o melaminico.
Esistono due principali tipologie di cappa da cucina:
Le cappe aspiranti, collegate ad un camino per lo scarico dei fumi, sono in genere dotate di filtri antigrasso in acciaio inox o alluminio con struttura a nido d’ape, facilmente rimovibili e lavabili a mano con una soluzione a base di acqua calda e detersivo per i piatti. Per una pulizia più accurata, si possono immergere in acqua bollente e bicarbonato oppure lavare direttamente in lavastoviglie.
Le cappe filtranti, non collegate ad un camino, rimettono in circolo l’aria nell’ambiente dopo averla purificata grazie ad un filtro sintetico o ai carboni attivi. Questi tipi di filtri non sono lavabili, ed andrebbero sostituiti 2-3 volte all’anno.
Esistono anche particolari filtri a carboni attivi rigenerabili in forno o in lavastoviglie, ma per queste procedure è necessario seguire le specifiche istruzioni riportate dai vari produttori.
Anche se non ancora molto diffusa, da qualche anno è infine disponibile una nuova tipologia di cappa filtrante con tecnologia al Plasma. Questo particolare tipo di filtri oltre a rimuovere fumi e odori purifica l’aria da virus e batteri, e garantisce una durata di anni senza bisogno di sostituzione o manutenzione. Per ulteriori informazioni, rimandiamo al sito del produttore Galvamet.it, presente con alcuni modelli nella gamma Gentili Cucine.
La pulizia delle parti interne della cappa della cucina dovrebbe essere eseguita almeno ogni 2-3 mesi. Per motivi di sicurezza, è consigliabile scollegare la cappa dalla rete elettrica e indossare dei guanti protettivi, in quanto alcuni componenti metallici all’interno della cappa potrebbero essere taglienti. Se l’operazione viene svolta con regolarità, sarà sufficiente utilizzare un panno morbido bagnato con acqua tiepida. In caso di sporco particolarmente resistente si potranno usare gli appositi detergenti in commercio, avendo poi cura di risciacquare ed asciugare tutto.
Nei casi più difficili potrebbe essere necessario smontare tutto il coperchio e metterlo in ammollo in una bacinella di acqua calda e aceto. Dopo circa venti minuti, strofinare tutte le parti del coperchio con una spugna umida, risciacquare con acqua corrente, asciugare accuratamente e riposizionare il coperchio.
Lo stesso procedimento può essere applicato alla ventola di aspirazione.
Dopo aver asciugato e rimontato i vari componenti, ricollegare la rete elettrica ed effettuare una prova di funzionamento.
Molte cappe aspiranti da abbinare a piani cottura ad induzione, inoltre, sono dotate di un dispositivo No Drop o anticondensa. In questo caso, sarà presente un ulteriore serbatoio per la raccolta di condensa, da svuotare periodicamente secondo le indicazioni dei diversi produttori.
Le cappe integrate nel piano cottura sono sempre più diffuse e, pur mantenendo le stesse funzionalità delle tradizionali cappe filtranti o aspiranti, sono caratterizzate da alcuni componenti peculiari. Oltre al filtro antigrasso e il filtro anti odore, lavabili con le stesse modalità viste per le altre cappe, può essere presente un filtro antirumore, che va sostituito periodicamente.
C’è poi un serbatoio per la raccolta di liquidi e residui che possono penetrare nella cappa. Dopo essersi assicurati che il piano cottura e la cappa si siano completamente raffreddati, il serbatoio va rimosso, lavato con acqua corrente e detersivo per piatti, asciugato e reinserito nel proprio alloggiamento.
La cappa è quindi un elemento fondamentale per garantire igiene e benessere non soltanto in cucina ma in tutta la casa. Per questo è importante sapere come pulire la cappa della cucina, sia che si tratti di una cappa filtrante o aspirante, o che sia integrata oppure a vista.
Una manutenzione negligente comporterà infatti una sensibile diminuzione del ciclo di vita della cappa, con conseguente dispendio economico dovuto ad interventi tecnici o sostituzione per il ripristino della sua piena funzionalità.
La frequenza degli interventi di pulizia e manutenzione dipende ovviamente dall’intensità di utilizzo della cappa, ricordando che deve essere utilizzata regolarmente, ogni volta che viene cotto del cibo sul piano cottura, nel forno o tramite altri strumenti come friggitrici, friggitrici ad aria, vaporiere ecc.
Seguendo i nostri consigli, si garantirà una lunga durata della cappa e degli altri componenti della cucina.
Nelle collezioni Gentili Cucine sono disponibili cappe da cucina prodotte dai più importanti brand del settore, da incasso (interno pensile o integrate nel piano di lavoro) e a vista, con diverse soluzioni di design per adattarle ad ogni stile architettonico, dal classico al contemporaneo. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare i nostri consulenti.